Circa Riccardi

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Interview to Chiara on the Marian year

Rocca di Papa, 4 June 1987 Demanding questions and answers full of hope. (by Tavares Manoel – Vatican Radio Brazilian Program). Chiara, in what way does Mary help Christians, especially the youth, to fully respond to their vocation? Chiara: One of the problems today for Christians, which means all lay people, is that they don’t know how to reconcile their spiritual life with life in the midst of the world, with being in the midst of the world (...) Transcription Audio in italian

2021-08-15T23:29:49+02:0014 Settembre 2013|

Dio c’è! Vivi per Lui!

Trento, fine 1943 - inizio 1944 Chiara scrive come una vera animatrice e si firma col nome di terziaria: Sorella Chiara.«Dio»: così inizia la sua avventura, come lei stessa ha sempre raccontato. «La parola che Dio voleva che io dicessi era Lui stesso, era Dio», dirà nel 1958. Questa lettera lo documenta in modo luminoso. Ave Maria! Sorelline mie carissime Vorrei essere accanto a ciascuna di voi e parlarvi col cuore in mano e colla delicatezza di Dio; dirvi con parole che feriscono il fondo dell’anima ciò che passa nel mio cuore:Sorella, anima bella, anche in te l’Altissimo ha segnato un disegno d’amore.Anche tu puoi vivere per qualcosa di grande nella vita. Credi: Dio è in te!La tua anima in grazia è centro dello Spirito Santo: il Dio che santifica.Rientra in te: cerca Dio, il tuo Dio, quello che vive in te!Oh, se tu conoscessi chi porti in te!Oh, se tu tutto lasciassi per Lui!Oh, se questa breve esistenza, che scappa e tramonta di un passo ogni giorno, tu la rivolgessi

2021-08-31T02:02:37+02:007 Settembre 2013|

God Exists! Live For Him!

Trent, late 1943 – early 1944 Chiara, who was from Trent, inspired the souls of these young women who read her letters, which she signed using her simple Third Order name, Suor Chiara (Sister Clare). “God,” she writes, “Here is where the adventure begins.” “The word that God wanted me to express was himself: God.”  This letter is a luminous documentation of it. Ave Maria! My Dearest Sisters,I would like to be next to each one of you, speaking with my heart in my hand, with the delicateness of God, telling you in words that cut to the depths of the soul what is taking place in my heart. Sister, beautiful soul, also for you the Almighty has marked out a plan of love.You too can live for something great in life. Believe it: God is in you!Your soul in grace is a focal centre for the Holy Spirit, the God who sanctifies.Look inside you, search for God, your God, who lives in you.Oh, if you only knew whom you have

2021-08-15T23:29:42+02:007 Settembre 2013|

Non amiamo a parole né con la lingua …

Roma, 25 Aprile 1988 Commento alla Parola di vita: Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità (1 Gv 3,18). È san Giovanni che scrive. Egli mette in guardia le sue comunità contro certuni, i quali a parole esaltavano la fede in Gesù, ma a questa fede non facevano seguire le opere. Anzi, queste ultime venivano considerate inutili o superflue, come se Gesù avesse già fatto tutto. La loro era così una fede vuota e sterile, perché lasciava mancare all'opera di Gesù l'apporto indispensabile che egli chiede a ciascuno di noi. Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. Amare con i fatti. La vera fede, dice l'apostolo, è quella che dà prova di sé amando come Gesù ha amato e ci ha insegnato. Ora, la prima caratteristica di questo amore è la concretezza. Gesù non ci ha amati con dei bei discorsi, ma è passato in mezzo a noi facendo del bene, sanando tutti, essendo pienamente

2021-08-31T02:02:36+02:0031 Agosto 2013|

Let us love, not in word or speech …

Roma, April 25, 1988 Commentary of the Word of Life: Let us love, not in word or speech, but in truth and action (1 Jn. 3:18). John the Evangelist wrote these words. He was putting his communities on guard against certain people whose words spoke highly of faith in Jesus, but who did not follow faith through with practice. Indeed, they considered practice to be useless and superfluous, as if Jesus had already done everything. Their faith was empty and sterile because it took away from the work of Jesus the indispensable contribution he asks from each of us. Let us love, not in word or speech, but in truth and action. Love in action. True faith, says John, is faith that gives proof of itself by loving as Jesus loved and taught us to do. Now, the first characteristic of this kind of love is its concreteness. Jesus did not love us merely by giving wonderful talks. Rather, he was in our midst doing good, healing all, being fully available

2021-08-15T23:29:30+02:0031 Agosto 2013|
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