L’arcobaleno
Rocca di Papa, Venerdì Santo, 12 Aprile 1968 Un discorso di portata storica, per la risonanza che ha avuto tra i giovani “Gen” suscitando uno stile di vita diffuso oggi in tutto il mondo.
Rocca di Papa, Venerdì Santo, 12 Aprile 1968 Un discorso di portata storica, per la risonanza che ha avuto tra i giovani “Gen” suscitando uno stile di vita diffuso oggi in tutto il mondo.
Rocca di Papa, Good Friday, 12 April 1968 An historical talk because of the great echo it had among the young people, the “Gen”. Arousing a lifestyle which has now spread throughout the world. Among the many things, perhaps one of the smallest, that the Lord made me understand - since it is now approved by the Church I can say that it was an inspiration – is that intuition of the rainbow. I remember when it happened. It was in 1954. At a certain point the Lord made me understand that the love we had in our heart urged us to do various things, different things. All these things were expressions of love (...) Transcription Audio in italian
Roma, 25 Maggio 1983 Commento alla Parola di vita: Tutta la legge trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso (Gal 5,14)1. È questa una parola di Paolo, l'Apostolo: breve, stupenda, lapidaria, chiarificatrice. Essa ci dice ciò che deve stare alla base del comportamento cristiano, ciò che deve ispirarlo sempre: l'amore del prossimo. L'apostolo vede nell'attuazione di questo comandamento il pieno adempimento della legge. Essa, infatti, dice di non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare... e si sa che chi ama non fa tutto questo: chi ama non uccide, non ruba... Tutta la legge trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. Chi ama però non evita soltanto il male. Chi ama si apre sugli altri, vuole il bene, lo fa, si dona: arriva a dar la vita per l'amato. Per questo, Paolo scrive che nell'amore del prossimo non solo si osserva la legge, ma si ha «la pienezza» della legge. Tutta la legge trova
Rome, May 25, 1983 Commentary of the Word of Life: The whole law is summed up in a single commandment, ‘You shall love your neighbour as yourself’ (Gal. 5:14)1. This was said by the Apostle Paul. It is brief, wonderful, incisive, clarifying. It tells us what should be the foundation of our Christian behaviour and what should always be our inspiration: love for our neighbour. The Apostle sees the fulfilment of the law in the practice of this commandment. The law tells us not to commit adultery, not to kill, not to steal, not to covet... and we know that someone who loves does not do all this. Someone who loves does not kill, does not steal ... The whole law is summed up in a single commandment, ‘You shall love your neighbour as yourself’. Someone who loves does not just avoid evil. Those who love are open to others, desire what is good, do what is right, giving themselves: to the point of giving their life for the person loved.
Rocca di Papa, 24 ottobre 1978 Continua l’approfondimento sull’amore al prossimo con una riflessione sull’essenza della carità, anche alla luce dell’esperienza dei santi.
Roma, 1950 «In patientia vestra possidebitis animas vestras» (Lc 21, 19)1. Con questa parola Gesù c’insegna a vivere bene il momento presente della nostra vita: a viverlo in profondità, con perfezione, compiutamente. E questo conta nel cristianesimo: compiere bene le cose.Infatti: «Chi bene comincia è alla metà dell’opera», è proverbio della sapienza umana, buono quindi, ma non fatto per tutti. Invece: «Chi avrà perseverato sino alla fine, questi sarà salvo» (Mt 10, 22) è della Sapienza divina. Il Signore sa che l’inizio di tutti gli uomini, tranne Maria, è un cattivo inizio, per il peccato originale. Non per nulla egli si è fatto uomo per salvarci. Dunque, ciò che importa è finir bene: allenarsi per quell’attimo da cui dipende l’eternità.Egli ci insegna a condur bene le nostre cose, ad applicarci a tutto ciò che dobbiamo fare nella vita, con quell’amore paziente che sa patir bene, che tiene vivo in noi il controllo della nostra anima, tanto da possederla. Nella nostra anima è Dio, e noi, possedendola, essendone padroni sempre nella nostra