Circa Riccardi

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Ricordando Fatima

Roma, 1958 Era il settembre 1955 quando un’occasione veramente eccezionale ci procurò la fortuna di incontrare Suor Lucia di Fatima, la bimba, ormai grande, che vide la Madonna.Partimmo in aereo sorvolando l’Italia, la Francia, la Spagna, di cui ammirammo nella notte, come un gioiello appuntato in un abito nero, la vezzosa Madrid, dai variopinti colori.Finalmente a notte inoltrata si atterrò a Lisbona. Il mattino dopo ci presentammo in Arcivescovado per i dovuti permessi e poi alla Nunziatura ed in una giornata di sole, con un cielo immacolato, una lunga macchina nera ci condusse in poche ore a Coimbra. Ricordiamo poco di quel viaggio tanto amato, disteso fra 1’8 settembre, nascita di Maria, ed il 12, nome di Maria. Forse perché il cuore era sempre lì nella Cova da Iria, dove la Madonna porse il suo messaggio al mondo, o accanto alla tomba di Francesco e Giacinta, che sta salendo all’onore degli altari, o più ancora vicino a suor Lucia, che sapevamo di poter incontrare per davvero.“Stavolta – dicevamo – abbiamo la

2021-08-31T02:01:22+02:006 Maggio 2017|

L’unità agli albori del Movimento dei Focolari

28 marzo 1982 In questa conversazione, tenuta ad Amsterdam il 28 marzo del 1982, Chiara Lubich  approfondisce un punto cardine della sua spiritualità: l’unità, effetto visibile e testimonianza viva dell’amore reciproco, inscindibilmente legata alla presenza del Risorto nella comunità.  «Cos’è l’unità? Ah, questa è una cosa meravigliosa! Perché l’unità, quella che Gesù pensa quando dice “amatevi …” in modo da morire, anche pronti a morire l’uno per l’altro, quell’unità che Gesù dice ‘dove due o più sono uniti lì sono io, non è un miscuglio di persone, non è un gruppo di persone, lì c’è Gesù, e questo è il punto.  L’unità veramente manifesta, porta Gesù. E io mi ricordo, ho trovato delle piccole lettere di tempi antichi quando incominciavamo a vivere così e sperimentare in certo modo la presenza di Cristo in mezzo a noi.   Che stupore! Perché noi non l’avevamo provato, il nostro cristianesimo era molto individuale prima. Ecco cos’è scritto lì. per esempio:“Oh l’unità, l’unità, che divina bellezza! Chi potrà mai azzardarsi a parlare di lei? E’

2021-08-31T02:01:36+02:0015 Aprile 2017|

Da un intervista al Messaggero di S. Antonio

Rocca di Papa, 1 febbraio 1995 Che significato possono avere gli eventi luminosi e allo stesso tempo misteriosi della Pasqua per gli uomini e le donne del nostro tempo? Attraverso alcune risposte a domande particolarmente attuali sul mistero dell’abbandono, della morte, e della resurrezione di Gesù, Chiara Lubich offre una chiave per far sì che la realtà della Pasqua possa essere l’esperienza di ogni giorno. 1) "Tanti uomini e donne del nostro tempo non credono in Dio perché si sentono 'abbandonati' da Lui. Un'esperienza che lo stesso Gesù visse, per qualche istante di indicibile dolore, sulla croce del Golgota. La meditazione di Gesù crocifisso e abbandonato è al centro della sua spiritualità. Come testimoniare ancora oggi che quel Dio che non ha abbandonato il Figlio sulla croce, è anche il Dio che non abbandona mai i suoi figli?" La sensazione d'abbandono da parte di Dio che avvertono - come lei afferma - uomini e donne del nostro tempo, per cui è difficile per loro credere in Lui, dice chiaramente quanto sia

2021-08-31T02:01:36+02:009 Aprile 2017|

Da un intervista al Messaggero di S. Antonio

Rocca di Papa, 1 febbraio 1995 Che significato possono avere gli eventi luminosi e allo stesso tempo misteriosi della Pasqua per gli uomini e le donne del nostro tempo? Attraverso alcune risposte a domande particolarmente attuali sul mistero dell’abbandono, della morte, e della resurrezione di Gesù, Chiara Lubich offre una chiave per far sì che la realtà della Pasqua possa essere l’esperienza di ogni giorno. 1) "Tanti uomini e donne del nostro tempo non credono in Dio perché si sentono 'abbandonati' da Lui. Un'esperienza che lo stesso Gesù visse, per qualche istante di indicibile dolore, sulla croce del Golgota. La meditazione di Gesù crocifisso e abbandonato è al centro della sua spiritualità. Come testimoniare ancora oggi che quel Dio che non ha abbandonato il Figlio sulla croce, è anche il Dio che non abbandona mai i suoi figli?" La sensazione d'abbandono da parte di Dio che avvertono - come lei afferma - uomini e donne del nostro tempo, per cui è difficile per loro credere in Lui, dice chiaramente quanto sia

2021-08-16T03:50:10+02:009 Aprile 2017|

Il cuore arde se Gesù è tra noi

Un tratto di strada alla presenza del Risorto. È l’esperienza dei discepoli di Emmaus, quella stessa che Chiara Lubich rievoca in questo brano pubblicato negli anni ’60, poco dopo un suo viaggio compiuto in Terra Santa. La presenza viva e operante di Gesù in mezzo ai suoi discepoli un tempo, si ripete sempre in mezzo a coloro che sono uniti nel suo nome, una scoperta che questo testo invita a fare anche oggi, specie in questi giorni di cammino verso la Pasqua. (...) Qualche anno fa ci siamo portati in Terra Santa e per noi in realtà è stata una esperienza unica. Abbiamo avuto la grazia di provare delle emozioni particolari in vari luoghi. Uno di questi, appunto, Emmaus. Siamo andati lì in un pomeriggio assolato; c’era un tramonto dorato; e avvicinandoci a quel luogo santo, quando ci hanno fatto scendere dalla macchina per camminare sulla stessa strada che forse Gesù aveva percorso, ci siamo ricordati di quello che tanti anni prima lì era avvenuto.   Erano tre giorni che Gesù

2021-08-31T02:01:35+02:002 Aprile 2017|
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