31 ottobre 1968

Dal diario di Chiara La verginità gradita a Dio non sta solo nella verginità fisica, ma in quell'atteggiamento spirituale che è "inesistenza" per sé, onde esser tutti sempre per Dio. E' la trasparenza di Maria che mai pensò a Sé ma solo a Dio, a Cristo ed alla Chiesa, Corpo mistico di Cristo. La verginità che piace a Dio è sinonimo di amore che come fuoco tutto brucia. Amore che è partecipazione alla vita di Dio che è Amore, Dio il quale nella sua vita intima che è reciproca perfetta donazione, manifesta la Sua divina verginità.Il vergine è colui che avanza senza appoggi, solo con Dio. Che trova appoggio nel non aver appoggi, perché Dio subentra in aiuto e forza quando l'anima confida pienamente e solamente in Lui.Se a qualche stato di vita s'addice bene la frase della Scrittura: "Diis estis" questa vale soprattutto per il vergine al servizio del Regno di Dio. Egli è Dio in Dio per piena - per quanto ne è capace - partecipazione alla vita di

2021-08-31T02:01:58+02:0010 December 2010|

Nulla è impossibile a Dio

Dicembre 1999 Commento alla Parola di Vita (versione storica originale): Nulla è impossibile a Dio. (Lc 1,37) La domanda di Maria, all'annuncio dell'Angelo: "Com'è possibile questo?"  ebbe come risposta: "Nulla è impossibile a Dio" e, a riprova di ciò, le venne portato l'esempio di Elisabetta, che nella sua vecchiaia aveva concepito un figlio. Maria credette e divenne la Madre del Signore. Dio è onnipotente: questo suo nome si incontra frequentemente nella Sacra Scrittura ed è usato quando si vuole esprimere la potenza di Dio nel benedire, nel giudicare, nel dirigere il corso degli eventi, nel realizzare i suoi disegni. C'è un solo limite all'onnipotenza di Dio: la libertà umana, che si può opporre alla di lui volontà rendendo l'uomo impotente, mentre sarebbe chiamato a condividere la stessa forza di Dio. Nulla è impossibile a Dio. E' questa una Parola che viene opportunamente a concludere per la Chiesa cattolica l'anno del Padre prima del Giubileo del 2000. E' una Parola, infatti, che ci apre ad una confidenza illimitata nell'amore di Dio-Padre, perché,

2021-08-31T02:01:57+02:0030 November 2010|

Beati i puri di cuore perché vedranno Dio

Novembre 1999 Commento alla Parola di Vita: Beati i puri di cuore perché vedranno Dio.(Mt 5,8). La predicazione di Gesù si apre col discorso della montagna. Davanti al lago di Tiberiade su una collina nei pressi di Cafarnao, seduto, come usavano fare i maestri, Gesù annuncia alle folle l'uomo delle beatitudini. Più volte nell'Antico Testamento risuonava la parola "beato" e cioè l'esaltazione di colui che adempiva, nei modi più vari, la Parola del Signore. Le beatitudini di Gesù riecheggiavano in parte quelle che i discepoli già conoscevano; ma per la prima volta essi sentivano che i puri di cuore, non solo, come cantava il Salmo, erano degni di salire sul monte del Signore , ma addirittura potevano vedere Dio. Quale era dunque quella purezza così alta da meritare tanto? Gesù l'avrebbe spiegato più volte nel corso della sua predicazione. Cerchiamo perciò di seguirlo per attingere alla fonte dell'autentica purezza. Beati i puri di cuore perché vedranno Dio. Anzitutto, secondo Gesù, vi è un mezzo sovrano di purificazione: "Voi siete già mondi

2021-08-31T02:01:57+02:0030 October 2010|

Amerai il prossimo tuo come te stesso

Ottobre 1999 Commento alla Parola di Vita: Amerai il prossimo tuo come te stesso.(Mt 22,39). Questa Parola la si trova già nell'Antico Testamento.Per rispondere ad una domanda insidiosa, Gesù si inserisce nella grande tradizione profetica e rabbinica che era alla ricerca del principio unificatore della Torah, e cioè dell'insegnamento di Dio contenuto nella Bibbia. Rabbi Hillel, un suo contemporaneo, aveva detto: "Non fare al prossimo tuo ciò che è odioso a te, questa è tutta la legge. Il resto è solo spiegazione". Per i maestri dell'ebraismo l'amore del prossimo deriva dall'amore a Dio che ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza, per cui non si può amare Dio senza amare la sua creatura: questo è il vero motivo dell'amore del prossimo, ed è "un grande e generale principio nella legge". Gesù ribadisce questo principio e aggiunge che il comando di amare il prossimo è simile al primo e più grande comandamento, quello cioè di amare Dio con tutto il cuore, la mente e l'anima. Affermando una relazione di somiglianza fra

2021-08-31T02:01:57+02:0030 September 2010|

Per un nuovo umanesimo

19 ottobre 1970 Oggi nella società dei consumi solo una cosa si vuol risparmiare: il tempo.Se guardiamo attorno la pubblicità, se ascoltiamo la radio, se seguiamo la televisione, parole frequenti sono quelle che dicono: "pronto", "ecco", "presto", "subito", "in due minuti...". Anche la cultura e la pittura usano pochi tocchi, poveri mezzi, ma soprattutto operano in fretta là dove, nei secoli scorsi, l'arte esigeva tempo, molto tempo... Attraversiamo l'anno prima una radura, un prato incolto ai confini della città. Vi ripassiamo l'anno dopo ed ammiriamo una fioritura di case, di grandi case.Scompaiono in pochi mesi, senza che ci accorgiamo, vie usate per decenni e vi troviamo autostrade magnifiche...Tutto si fa con celerità e molto è prefabbricato.Non parliamo delle comunicazioni, che avvicinano persone, le più lontane, facendo risparmiare con ciò giornate di viaggio.Anche gli animi aperti alle cose più sublimi, anche i cristiani attenti ed attratti dai misteri inafferrabili non possono non sentire l'influenza di questo nuovo ritmo in cui si è avviata l'umanità, specie più progredita.Risultano anacronistiche per i più le

2021-08-31T02:01:56+02:0017 September 2010|

Quando si è conosciuto il dolore

Quando si è conosciuto il dolore in tutte le sfumature più atroci, nelle angosce più varie, e si son tese le mani a Dio in mute strazianti implorazioni, in sommesse grida di aiuto; quando si è bevuto il fondo del calice e si è offerta a Dio, per giorni e per anni, la propria croce, confusa con la sua, che la valorizza divinamente, allora Dio ha pietà di noi e ci accoglie nella sua unione. È il momento in cui, dopo aver esperimentato il valore unico del dolore, dopo aver creduto all’economia della croce ed averne visto gli effetti benefici, Dio mostra in forma più alta e nuova qualcosa che vale più ancora del dolore. È l’amore agli altri in forma di misericordia, l’amore che fa allargare cuore e braccia ai miserabili, ai pezzenti, agli straziati dalla vita, ai peccatori pentiti.Un amore che sa accogliere il prossimo sviato, amico, fratello o sconosciuto, e lo perdona infinite volte. L’amore che fa più festa a un peccatore che torna che a mille giusti,

2021-08-31T02:02:30+02:0014 September 2010|
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