Convertitevi e credete al Vangelo

Commento alla Parola di Vita: Convertitevi e credete al Vangelo (Mc 1,15) Comincia così, nel Vangelo di Marco, l'annuncio di Gesù al mondo, il suo messaggio di salvezza: «Il tempo è compiuto, il regno di Dio è vicino. Convertitevi e credete al Vangelo». Con la venuta di Gesù spunta un'era nuova, l'era della grazia e della salvezza. E le sue prime parole sono un invito ad abbracciare la grande novità, la realtà stessa del Regno di Dio che egli pone alla portata di tutti, vicino a ogni uomo. Ed indica subito la strada: convertirsi e credere al Vangelo, e cioè cambiare radicalmente vita e accettare, in Gesù, la parola che Dio attraverso lui rivolge all'umanità di tutti i tempi. Sono due cose che vanno di pari passo: la conversione e la fede e non c'è l'una senza l'altra, ma l'una e l'altra scaturiscono al contatto con la parola viva, alla presenza di Gesù che anche oggi ripete alle folle: Convertitevi e credete al Vangelo Quello che opera la Parola di Dio

2021-08-31T02:01:21+02:0031 January 2012|

Accendi una cellula viva

Roma 1978 Se ti guardi attorno, per certe città dove passi, rimani sgomento e ti pare che la realizzazione di una società cristiana sia lontana. Il mondo con le sue vanità sembra dominare… E diresti utopia il testamento di Gesù se non pensassi a Lui, che pure ha visto un mondo simile a questo e, al colmo della sua vita, è parso travolto da esso, vinto dal male. Anche Lui guardava a tutta quella folla che amava come se stesso, Lui, Dio, che l’aveva creata; ed avrebbe voluto gettare i ponti che dovevano riunirla come figli al Padre, ed unire fratello a fratello.  Era sceso per ricomporre la famiglia: far di tutti, uno. E invece, nonostante le sue parole di fuoco e di verità – che bruciavano il frascame delle vanità, e dissotterranti l’eterno che è nell’uomo – la gente, molta gente, pur comprendendo, non voleva capire e rimaneva con gli occhi spenti perché l’anima era oscura.E ciò perché li aveva creati liberi. Egli poteva, sceso dal Cielo in terra, redimerli

2021-08-31T02:02:08+02:0021 January 2012|

Perché l’Amore non sia Abbandonato

Castel Gandolfo, 3 ottobre 2005 Da un discorso preparato: (…) Leggiamo dapprima alcuni brani di una lunga lettera a Duccia Calderari. Risale, con molta probabilità, all’Avvento del 1944. In essa appare lampante la differenza che passa tra il dolore dell’abbandono e gli altri dolori sperimentati da Gesù nella sua passione. Vi è una chiara comprensione della particolarità di questo supremo dolore e di come Gesù con esso ha fatto dono agli uomini della sua divinità.Di conseguenza, come in altre letterine di quel periodo, sorge la proposta decisa di seguirlo e di amarlo in questo suo più grande dolore che ci appare subito come l’espressione del suo più grande amore.Traspare dalla lettera la coscienza della novità della luce ricevuta con il carisma e la forza dell’amore per Gesù abbandonato che ardeva nei nostri cuori e che era stato acceso in noi dal suo sconfinato amore.Dopo una attenta descrizione della divina passione che santa Caterina da Siena nutriva per Gesù crocifisso, la lettera prosegue: Credi, Duccia, è l’Amore la salvezza del secolo XX

2021-08-31T02:02:08+02:0021 November 2011|

Vegliate, dunque, perché non sapete…

Commento alla Parola di Vita: Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora(Mt 25,13) Gesù è appena uscito dal tempio. I discepoli gli fanno notare con orgoglio l’imponenza e la bellezza dell’edificio. E Gesù: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata» . Poi sale sul monte degli Ulivi, si siede e, guardando Gerusalemme che gli è davanti, inizia a parlare della distruzione della città, e della fine del mondo.Come avverrà la fine del mondo? – gli domandano i discepoli - e quando arriverà? È una domanda che anche le successive generazioni cristiane si sono poste, una domanda che si pone ogni essere umano. Il futuro è infatti misterioso e spesso fa paura. Anche oggi c’è chi interroga i maghi e indaga l’oroscopo per sapere come sarà il futuro, cosa accadrà… La risposta di Gesù è limpida: la fine dei tempi coincide con la sua venuta. Lui, Signore della storia, tornerà. È Lui il punto luminoso del nostro futuro.

2021-08-31T02:02:07+02:0031 October 2011|

Seguimi / Follow Me

Commento alla Parola di Vita: Seguimi (Mt 9,9) Mentre usciva da Cafarnao, Gesù vide un esattore delle tasse di nome Matteo seduto al banco delle imposte. Matteo stava esercitando un mestiere che lo rendeva odioso alla gente e lo accomunava agli usurai e agli sfruttatori che si arricchiscono alle spalle degli altri. Gli scribi e i farisei lo mettevano sullo stesso piano dei pubblici peccatori, tanto da rimproverare a Gesù di essere "amico di gabellieri e peccatori" e di mangiare insieme a loro. Gesù, andando contro ogni convenzione sociale, chiamò Matteo a seguirlo ed accettò di andare a pranzo a casa sua, così come farà più tardi con Zaccheo, il capo dei gabellieri di Gerico. Richiesto di spiegare questo suo atteggiamento, Gesù dirà che egli è venuto a curare i malati, non i sani e a chiamare non i giusti, ma i peccatori. Il suo invito, anche questa volta, era indirizzato proprio ad uno di loro: Seguimi   Questa parola Gesù l’aveva già rivolta ad Andrea, Pietro, Giacomo e Giovanni sulle

2021-08-30T05:53:21+02:0030 September 2011|

L’arte di amare e il mondo unito

Coimbatore, 21 gennaio 2003 Messaggio di Chiara Lubich letto da Natalia Dallapiccola all’incontro all’Universita Avinashilingan con giovani ed autorità civili e religiose. Trascrizione

2021-08-31T02:01:21+02:0022 September 2011|
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